Obiettivi e ostacoli


Le radio pirata degli anni '60 avevano tutte scopi commerciali, puntavano quindi a raccogliere pubblicità, e per farlo dovevano offrire al pubblico i contenuti più facilmente accettabili e più ricercati. Non erano quindi in generale molto innovative nel linguaggio o nella musica proposta. Avevano però meno vincoli delle radio pubbliche dell'epoca (programmi culturali o didattici, notiziari estesi) e in questo modo acquisivano una immagine più fresca e in molti casi avevano successo (Radio Mercur arrivò a 2,5 milioni di ascoltatori tra Danimarca e Svezia). Non erano le radio a inventare il nuovo linguaggio e la innovazione nei costumi, ma erano questi ultimi a trovare nelle radio, e in particolare in Radio Caroline, un mezzo per comunicare. 
A questo punto il circolo si è messo in moto e le radio stesse sono diventate motore di innovazione diffondendo le nuove mode, musicali e non.